SALVO

 

Salvo (Salvatore Mangione) nasce a Leonforte (Enna) nel 1947. Nel 1956 si trasferisce a Torino con la famiglia. Inizia a manifestare un forte interesse per l’arte e nel 1962 partecipa alla 121° Esposizione della Società promotrice di Belle Arti. Nel 1968 è a Parigi e rientrato a Torino, nizia a frequentare i giovani artisti che operano nell’ambito dell’arte povera. Nel 1969 compie un viaggio in Afghanistan e inizia un ciclo di lavori in cui sono già chiare le tendenze e la ricerca dell’io, il rapporto con il passato e con la storia della cultura, che diventeranno nodi essenziali della sua ricerca. Fino al 1972 esegue lapidi in marmo. Sono opere che, se pur maturate nel contesto dell’arte povera, mostrano connotazioni monumentali e arcaizzanti, un carattere del tutto peculiare e precorritore della sua ricerca futura. Nel 1973 esegue con una serie di opere intente a rivisitare la storia dell’arte. Nel 1976 elabora una serie di paesaggi in cui propone uno schema semplificato, e più tardi con colori squillanti, cavalieri tra rovine architettoniche e visioni di colonne classiche che si reggono a fatica, viste in vari momenti del giorno, dall’alba al tramonto. Nell’estate del 1976 partecipa alla Biennale di Venezia. Nel 1978 realizza un ciclo di lavori rappresentanti personaggi mitologici: nascono le scene in cui Ercole combatte l’Idra, lotta contro il leone di Nemea, monta con Bacco un carro tirato dai centauri. Tra il 1979 e il 1980 Salvo dipinge una serie di paesaggi raffiguranti case di campagna, chiese e monumenti. In questo periodo tiene tre esposizioni a Milano. Tra il 1982 e il 1983 la sua notorietà si consolida a livello europeo. La sua pittura viene messa a confronto con quella di De Chirico. L’attività espositiva procede in Italia e all’estero. Salvo muore a Torino nel 2015.